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Scuola Elementare COMISSETTI
Piano dell'Offerta Formativa
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La COOPERATIVA L'ARCA è stata fondata nel 1976 quando un gruppo di docenti di ispirazione cristiana decideva di superare la fase genericamente associativa e di dare vita ad una "cooperativa" specificamente impegnata nel campo della didattica e della cultura, la prima nel suo genere a Torino, una delle prime in Italia. L'originalità della decisione stava soprattutto nella intuizione che cultura, ricerca ed insegnamento dovessero ritrovare una loro unità e che questa unità non dovesse risultare in contraddizione con la fede.
Quando nel 1977, nella "Giornata dell'Ufficio Diocesano della Scuola", venne tenuta la relazione ufficiale di presentazione dell'ARCA alla Chiesa torinese, veniva detto esplicitamente che scopo della nostra Cooperativa era quello:
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di restituire la scuola agli insegnanti e a chi vi lavora;
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di saldare insieme ricerca ed insegnamento;
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di sfuggire alla burocratizzazione entrando in una dimensione di protagonisti;
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di offrire alla Chiesa ed alla Città persone sperimentate e fidate, pronte al servizio e alla missione evangelizzatrice che la Chiesa universale assegna alla scuola cattolica ed ai laici e religiosi che vi operano.
La Cooperativa L'ARCA non ha scopo di lucro. Quindi l'Istituto accoglie i bambini di ambo i sessi residenti a Pianezza e nei comuni limitrofi, di età compresa tra i 6 e i 10 anni, e provvede all'educazione globale della loro persona secondo la visione cristiana della vita. La scuola peraltro non effettua distinzioni di provenienza, sesso, etnia, religione, lingua, opinioni politiche, condizioni economiche-politiche.
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La scuola Elementare Comissetti è venuta a far parte dell'ARCA nel 1991. Oggi essa è scuola paritaria. Essa è tuttavia una scuola molto antica essendo sorta a Pianezza per volontà della baronessa Comissetti nel 1899 (l'anniversario centenario della sua fondazione è stato celebrato dall'ARCA nel 1999 anche con una pubblicazione del Comune di Pianezza). Nello stesso 1899 otteneva anche la parifica, successivamente via via, rinnovata ed aggiornata.
Per raggiungere gli scopi prefissati dalla Cooperativa, nel suo progetto educativo, in questi ultimi 4 anni, la Scuola ha via via riprogrammato il proprio PEI (Progetto Educativo di Istituto), ha osservato le evoluzioni del contesto esterno, le trasformazioni del sistema professionale degli insegnanti per rispondere alle esigenze degli allievi e delle famiglie.
I progetti già enunciati nei PEI precedenti, sono sempre stati attuati. La Comissetti è stata interessata da un graduale ed assai articolato processo di consolidamento organizzativo: nella Scuola agisce uno staff di direzione e di presidenza in grado di valutare e potenziare le azioni di orientamento per la formazione futura degli alunni, di scegliere tra le molteplici innovazioni nelle attività didattiche e organizzative, in relazione al nostro progetto educativo, alle esigenze locali.
Con la stesura del POF la Scuola non vuole solo fornire la propria identità culturale e progettuale, ma l'identità costruita e praticata dalla Scuola stessa nel corso degli anni è stata appunto tradotta e formalizzata nel POF stesso.
La Comissetti, in particolare, è scuola primaria e cattolica.
- Primaria vuol dire la scuola del fondamentale, dell'essenziale (in questo senso va tradotto quel suo essere la scuola elementare). Quindi non soltanto scuola dell'indispensabile (leggere e scrivere e far di conto), ma scuola che pretende di offrire un sapere significativo e completo secondo la capacità cognitiva, affettiva ed emotiva, che fanno del bambino qualcosa di speciale e non un piccolo uomo come si pensava un tempo.
- Cattolica vuol dire scuola aperta all'universalità che è cosa ben diversa dalla mondialità, inclusiva della mondialità stessa, attenta alle particolarità a ciò che di speciale è il singolo. Assicurare l'identità della cattolicità richiede che la scuola tenda, appunto sin dalla primaria, a garantire un apprendimento alla luce del bene della giustizia, della libertà, della solidarietà e della carità (che è quella che tutto racchiude e tutto ama in tutti, come afferma San Paolo nel suo stupendo inno alla carità). Nella scuola primaria tutto ciò si traduce nell'aiutare gli alunni a sviluppare un habitus nel quale emergano i valori fondanti la persona umana (saper ordinare i rapporti con gli altri in un clima di ascolto e di rispetto secondo una sana apertura sociale). Si rende necessario allora - ed è questa l'opinione di molti pedagogisti - che la scuola si organizzi in forme di lavoro cooperativo per favorire l'iniziativa, l'autodecisione, la responsabilità personale, la socializzazione degli alunni. Il fatto che la nostra scuola sia organizzata in cooperativa e che tutti coloro che vi profondono il loro impegno siano soci, offre possibilità introvabili in altre situazioni (dove sono o la subordinazione gerarchico-burocratica dello Stato o la dipendenza del privato).
Quali allora i criteri imprescindibili nella delineazione dei contenuti essenziali della formazione in una scuola primaria cattolica? Essi devono essere radicati in una forte antropologia cristiana. Devono altresł essere capaci di formare abilità relazionali ed essere aperti all'universalità. Devono infine essere in grado di formare la persona nella sua integralità e quindi non semplicemente aperta all'orizzonte terreno, ma anche a quello divino (come diceva San Basilio: "L'uomo è quella creatura che ha ricevuto un ordine da Dio: quello di diventare Dio").
E' evidente che tutto ciò viene realizzato dalla scuola con l'alfabetizzazione culturale, dai saperi legati alle abilità logiche, allo sviluppo di quelle strutture mentali che ogni disciplina offre nel processo di maturazione del bambino.
Del resto ogni sapere è umanizzante, arricchisce l'umanità che è in noi, perché etico, estetico, religioso. Sono queste le dimensioni essenziali per una scuola cattolica.
- Etico perché fa appello ai valori connaturati nell'essere nel suo retto agire. Questi valori vanno potenziati e fatti germogliare fin dai primi anni della scolarità. Essi costituiscono la direzione essenziale del processo educativo in quanto la formazione della coscienza morale è l'apice dell'educazione integrale della persona.
- Estetico perché educare alla bellezza toglie l'uomo dalla selvatichezza e gli apre gli orizzonti del vero e del buono.
- Religioso perché l'esigenza profonda di significato, presente fin dall'infanzia, rivela l'apertura al trascendente che cerca soddisfazione piena e la trova nella religione.
Si avvertono i lettori che il linguaggio usato solitamente nei documenti ufficiali della scuola, risponde a certe esigenze di uniformità stabilite dal Ministero e dall'autorità scolastica. Spesso esso risulta oscuro e burocratico purtroppo. Tuttavia si deve sempre pensare che la scuola è ultimamente un incontro e che la relazione tra gli allievi, le famiglie e gli insegnanti va direttamente alla sostanza; il linguaggio "specialistico" non riesce ad esprimere del tutto questa ricchezza.
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La scuola Comissetti è inserita nelle scuole dell'ARCA che comprendono:
A Pianezza, nello stesso plesso, anche la Scuola Media Gualandi ed il Liceo Scientifico Frassati. A Torino appartengono sempre all'ARCA la Scuola Media Principessa Clotilde di Savoia, il Liceo Classico Principessa Clotilde di Savoia ed il Liceo Europeo ad indirizzo linguistico C. Mazzantini.
La scuola elementare Comissetti è stata sin dal 1899, parificata ed è oggi paritaria.
La Comissetti sorge in una zona residenziale del Comune di Pianezza.
La cittadina che appartiene alla prima cintura della città di Torino, ospita per lo più lavoratoti pendolari e ad essa si collegano anche le strade di molti altri piccoli comuni (Givoletto, San Gillio Val della Torre, Druento, Alpignano, Caselette). La scuola collabora con la Direzione didattica statale da ormai moltissimi anni. Desidera altresł collaborare con il Comune e con la Parrocchia. Varie associazioni della cittadina collaborano con la scuola che, a volte, partecipa ad iniziative ed anche le ospita (come nel caso dell'estate ragazzi e dell'università della terza età).
Ottima è anche la collaborazione con l'Istituto dei Sordomuti con il quale condividiamo la palestra, il campo sportivo, la cappella e la grande sala per le riunione dei genitori e per gli spettacoli degli allievi.
Dall'anno scolastico 2000-2001 è stata realizzata una convenzione per l'integrazione di allievi non udenti. Cosa questa che rientra negli scopi della nostra cooperativa sociale.
Ottima anche la collaborazione con la locale stazione dei carabinieri per quanto riguarda la prevenzione sul territorio e la segnalazione di eventuali esigenze di sicurezza degli alunni.
Collaterali all'attività scolastica si svolgono corsi di musica e attività sportive (pallavolo, basket e incontri di calcio tra le rappresentanze delle scuole dell'ARCA ed altre squadre).
Per gli adulti l'ARCA organizza incontri culturali su temi di interesse attuale (ad esempio problema mediorientale, problema balcanico, comunità europea), su temi di rilevanza psico-pedagogica e su interventi di conferenzieri su questioni di cultura (filosofia, scienza ed etica).
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L'ARCA per la formazione continua dei suoi docenti attua corsi seminariali nel corso dell'anno, solitamente a Giugno e Settembre. Oltre a ciò, sono iniziati e si concluderanno nel corso dell' anno due corsi di 100 ore (uno a Torino ed uno a Pianezza) per due gruppi di 10 docenti ciascuno; i corsi saranno finanziati dalla Regione Piemonte con fondi CEE.
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Cosł definite le priorità da cui muove il POF - sulla base delle esperienze acquisite nel passato e sulla rivisitazione del nostro progetto educativo ed anche dello statuto della nostra Cooperativa - per ciascuna iniziativa sono state valutate le seguenti caratteristiche:
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le finalità educative-formative ultime;
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gli elementi di flessibilità per gestire il fattore tempo;
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i rapporti con la città;
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il numero degli alunni e quello dei docenti interessati.
Esaminati i nuovi programmi della scuola primaria (1985), il progetto educativo della Cooperativa "L'ARCA", la situazione ambientale e scolastica nella quale opera, emerso che si tratta di un ambiente eterogeneo sia per la distribuzione territoriale (ragazzi provenienti da altri Comuni e non soltanto da Pianezza), sia anche per l'estrazione socio-culturale, nella progettazione e realizzazione della programmazione per l'a.s. 2001/2002 intendiamo tenere ben presenti le necessarie individualizzazioni e le differenze, per poter assicurare veramente l'integrazione scolastica di tutti gli alunni.
Intendiamo ovviamente calibrare la programmazione delle singole discipline non appena avremo avuto modo di effettuare le prove d'ingresso.
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Tenendo conto del Piano Educativo d'Istituto già in uso presso la scuola Comissetti, abbiamo individuato i seguenti principi fondamentali:
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La scuola si affianca alle famiglie - che hanno la responsabilità maggiore nella educazione e formazione dei loro figlioli - e alle scuole di provenienza per un'efficace opera di continuità didattica e per l'educazione dei bambini con atteggiamento di responsabile collaborazione; a tal fine, sarà compito dei Docenti della Classe Prima promuovere incontri con i docenti delle scuole materne di provenienza, poichè è la scuola che, nell'accogliere gli alunni, deve individuare ed elaborare gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell'istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità dei bambini;
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La socializzazione va intesa come apprendimento, sviluppo del proprio bagalio culturale, comprensione della società in cui viviamo attraverso la collaborazione ed il reciproca scambio di conoscenze: infatti non può essere compiuta nessuna discriminazione nel servizio scolastico a causa del sesso, della razza, della lingua, della religione, degli ideali politici e delle condizioni psico-fisiche e socio-economiche. Le diverse culture di provenienza creeranno nuove possibilità di conoscenza per quanto riguarda modi di vivere e tradizioni da discutere all'interno della classe come utilissimo materiale di convivenza.
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Le regole di convivenza e di comportamento date dalla scuola devono garantire la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative vissute non come mera costrizione, ma come strumento che, nella correttezza dei rapporti interpersonali, consenta a tutti condizioni ottimali di lavoro;
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Lo studio personale a casa e i vari momenti operativi in classe hanno lo scopo di favorire sia l'acquisizione di un metodo di lavoro autonomo, sia il consolidamento di strutture mentali ed operative, prerequisiti alle conoscenze successive.
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Un obiettivo fondamentale della scuola elementare è lo sviluppo della creatività, intesa non come "genialità", ma come capacità da parte del bambino di saper vincere la passività e l'indifferenza. Sarà necessario far crescere nei bambini lo spirito di adattamento, aiutandoli a capire che ci può essere un modo diverso dal loro di vedere e di pensare.
Un bambino creativo sarà capace di inserirsi in ogni tipo di gioco, di discussione; riuscirà a vedere in ogni occasione almeno un aspetto positivo.
Per ottenere questo, è necessario che gli insegnanti siano sempre pronti a lodare e a dare segnali di incoraggiamento ogni qualvolta il bambino agisce in modo positivo e devono presentare stimoli per quei bambini che vivono la realtà in modo passivo.
La scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed una informazione completa e trasparente, giacchè è indispensabile e fondamentale il reciproco aiuto tra scuola e famiglia.
La scuola a tutti i livelli si impegna nella ricerca di criteri efficaci per la flessibilità dell'organizzazione dei servizi e dell'attività didattica e per la stessa finalità organizza corsi di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali.
Sarà importante aiutare i bambini a:
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migliorare la loro formazione, facendo emergere le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della loro personalità;
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acquisire responsabilità personale ed autonomia, affidando loro piccoli compiti che, a mano a mano, divengano sempre più impegnativi;
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prendere coscienza della coerenza che deve esserci tra ciò che si pensa e ciò che agli effetti pratici è possibile realizzare nello spazio di tempo o di luogo a disposizione (superare perciò la fase della "fiaba" ed entrare concretamente nella realtà);
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interiorizzare e fare proprie norme di civile convivenza:
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rispettare l'ambiente in cui si vive e saper organizzare in modo funzionale e ordinato quello in cui si vive;
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tenere un comportamento corretto e rispettoso con tutti;
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superare ogni forma di discriminazione aiutandoli a capire che ogni essere umano vale in quanto tale e non per il colore della pelle o per la posizione sociale;
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essere sensibile ai problemi di salute, d'igiene personale e della corretta alimentazione.
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Sarà necessario sviluppare nei bambini le capacità di:
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ascoltare, osservare, riflettere ed esprimersi in modo corretto;
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compiere operazioni logiche e matematiche;
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guidare il pensiero all'intuizione, all'immaginazione, alla progettazione d'ipotesi ed alla capacità di verifica di ciò che si è realizzato.
Per un'efficacia del lavoro educativo e didattico gli insegnanti proporranno contenuti ed argomenti stimolanti le capacità degli alunni; saranno inoltre proposti lavori di gruppo, di ricerca e laboratori.
Tutta l'attività scolastica sarà a mano a mano verificata e valutata tenendo conto del livello di partenza, dell'impegno, dell'applicazione e delle reali possibilità di ogni alunno.
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Nell'ambito delle diverse modalità di organizzazione della scuola elementare, tenendo conto delle finalità educative e della realtà socio-culturale in cui operiamo, intendiamo attuare una "struttura stellare" con un insegnate "principale" ed altri "specialisti".
Tale struttura presuppone che tutte le attività previste rivestano uguale importanza e concorrano alla formazione ed alla crescita dell'alunno, per cui tutti gli insegnanti saranno corresponsabili e collegialmente impegnati nella programmazione e nella valutazione delle attività didattiche della classe. A tal fine viene fissato all'inizio dell'anno scolastico un calendario per le riunioni collegiali allo scopo di programmare le abilità e le capacità da conseguire da parte dell'alunno con la collaborazione dell'intero Corpo Docente.
Nell'assegnazione dei compiti da eseguire a casa, ogni docente opera conformandosi alla programmazione di classe elaborata con i Colleghi, tenendo conto della necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. Nelle ore extrascolastiche, ai bambini deve essere assicurato, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dalla scuola (secondo la programmazione educativo-didattica) il tempo da dedicare al gioco, alle attività sportive al catechismo e ad altre attività.
Nell'apprendimento delle aree disciplinari non si potrà prescindere da un contenuto nozionistico, soprattutto per quelle conoscenze fondamentali ed elementari costituenti i mezzi essenziali per l'espressione e per il calcolo ai quali tutti gli alunni possono e devono pervenire
Nella scelta dei libri di testo il docente, quale specialista del settore, confronta i testi avuti in saggio con quelli già in uso assumendosene le responsabilità. Si terrà conto dei programmi di insegnamento, del complessivo itinerario del progetto d'istituto, con particolare riferimento ai contenuti del contratto formativo, all'organicità della presentazione della disciplina, alla correlazione tra gli argomenti trattati e le possibilità di apprendimento degli studenti tra l'età degli alunni e lo stile espositivo dei testi, all'idoneità a promuovere il senso della ricerca e a stimolare l'acquisizione di un personale metodo di studio, all'economicità, al peso del manuale, coinvolgendo i genitori Rappresentanti di classe, il Collegio dei Docenti e, infine, le famiglie degli alunni. E' indispensabile attuare delle soluzioni ottimali per rendere possibile un'equa distribuzione dei testi scolastici nell'arco della settimana, onde evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiale didattico da trasportare.
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La valutazione
La valutazione è lo strumento di cui gli insegnanti si serviranno per migliorare la propria azione educativa e didattica: mediante la tempestiva valutazione dell'avvenuto apprendimento, l'insegnante si renderà conto della validità del suo operato, dell'efficacia della metodologia adottata in rapporto alle esigenze formative ed alle capacità di ciascun alunno.
L'insieme delle osservazioni sistematiche effettuate dagli insegnanti nel corso dell'attività didattica costituirà lo strumento principale per una continua regolazione della programmazione stessa, permettendo l'eventuale introduzione di modifiche o le opportune integrazioni.
I docenti si serviranno del giudizio scaturito da una raccolta sistematica e continuativa di informazioni (interrogazioni orali e scritte, prove tradizionali, prove oggettive, risultati delle attività di gruppo e delle attività di ricerca, ecc.) relative allo sviluppo dei quadri di conoscenza e di abilità, alla disponibilità ad apprendere, alla maturazione del senso di sè di ogni alunno.
La valutazione non potrà essere considerata, pertanto, una sezione staccata o finale della programmazione, bensł il punto di arrivo e di partenza per successive tappe preordinate nell'arco dell'anno scolastico.
In ogni caso, la valutazione dovrà sottolineare quanto di positivo si è prodotto e si configurerà se i risultati saranno stati positivi come punto di partenza per una nuova ulteriore attività o, in caso contrario, come momento di riflessione su che cosa non abbia funzionato e sulle nuove strategie metodologiche da attuare.
E' previsto - su giudizio del Consiglio di classe - che il corpo docenti è a disposizione nel corso dell'anno, per ovviare, con interventi mirati, alle eventuali carenze nella preparazione dei singoli alunni.
Detto tutto ciò resta da dire che le linee didattiche prevalenti nel nostro Paese nei tempi recenti, si rifanno ad esperienze straniere che già da tempo hanno subito critiche non indifferenti qui da noi, ma anche nei paesi d'origine (ad esempio negli Stati Uniti).
In realtà vi sono tre correnti ideali che si contendono il campo dell'educazione, della pedagogia e della didattica:
- quella di origine pragmatistico-positivistica (come quella che oggi va per la maggiore in Italia);
- quella idealistica (come era quella di Gentile e Croce negli anni tra il 1900 e il 1950);
- quella infine personalistico-cristiana (che in questo caso ispira il nostro progetto educativo).
Cosł è evidente che per noi la valutazione non può scavalcare la persona, la sua storia personale ed il suo destino ultimo. Quest'attenzione alla persona esige una cura "qualitativa" che va ben oltre il semplice discorso "quantitativo" della mentalità pragmatistico-positivistica che pone l'attenzione più sulla produzione e sulla sua misurabilità, che non sul soggetto e sul suo rispetto.
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Per l'anno scolastico 2001/2002, la scuola anticiperà di tre giorni il calendario regionale , quindi le lezioni inizieranno giorno 10 Settembre 2001. Il collegio docenti si riserva peraltro di introdurre giorni di vacanza ponte nei periodi che saranno ritenuti opportuni per permettere agli allievi di ritemprarsi.
L'orario scolastico prevede lo svolgimento di ventotto ore di lezione di sessanta minuti per il primo ciclo e trenta ore di sessanta minuti per il secondo ciclo, con lezioni dalle ore 8 alle ore 13 da lunedł a venerdł, con la continuazione di attività in un pomeriggio per il primo ciclo e in due pomeriggi per il secondo ciclo.
Per quanto riguarda le uscite inserite nei laboratori in orario curricolare esse verranno stabilite in relazione allo stato di avanzamento della programmazione.
La scuola attua un servizio doposcuola e mensa (non con precotti perché si dispone di una mensa fresca).
Per quanto riguarda il servizio medico sanitario c'è in atto una collaborazione con il presidio dell'ASL di Pianezza.
I laboratori e le uscite sono occasione per instaurare una maggiore collaborazione tra i docenti e una migliore socializzazione tra gli alunni delle diverse classi via via interessate e coinvolte.
Dal punto di vista didattico il Collegio docenti ha adottato un sistema orario ed organizzativo, ma anche una didattica laboratoriale favorendo la formazione di gruppi misti tra classi successive.
Viene adottata la scansione quadrimestrale dell'anno scolastico. Tuttavia vengono stabiliti momenti di informazione bimestrali alle famiglie. Le stesse famiglie hanno a disposizione i docenti e la direzione per un'ora settimanale ciascuno. Sono inoltre stabiliti incontri generali (2 annuali) con tutti i genitori in orario preserale.
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Classe I
Classe II
Classe III
Classe IV
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Visita al Borgo Medioevale del Valentino
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Visita alla Città di Susa
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Visita ad un santuario
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Soggiorno sul lago Maggiore
Classe V
Il Corpo Docenti ha programmato il presente piano per le visite e le uscite tenendo conto della programmazione didattica di quest'anno. La visita alla Centrale del Latte "ABIT" rientra nell'ambito dell'educazione alimentare. La visita al parco L.I.P.U. rientra nell'ambito dell'educazione all'ambiente.
Nell'ambito dello studio della storia e delle conoscenze artistiche sono state scelte le seguenti mete: Museo Egizio, Castello del Valentino, Museo del Risorgimento e visita alla città di Susa.
A conclusione del laboratorio per l'educazione alla convivenza civile, alla solidarietà e alla comunione, si effettuerà la visita in un santuario. Nell'ambito dello studio dell'ambiente e per favorire una migliore socializzazione tra gli allievi delle classi IV e V è stato programmato il soggiorno sul lago Maggiore.
Sono inoltre previste visite nel territorio pianezzese per le singole classi.
Nel caso durante l'anno scolastico si venisse a conoscenza di località di particolare interesse storico-artistico-culturale in cui è possibile effettuare visite inerenti ai programmi svolti, si prenderanno accordi con i rappresentanti delle classi interessate.
Le suddette visite si effettueranno con scadenze che rispetteranno l'andamento della programmazione didattica.
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(Previsti nelle ore curricolari)
Laboratorio di educazione stradale (12 ore)
Per ottemperare alle disposizioni ministeriali, una particolare attenzione sarà posta all'insegnamento dell'Educazione Stradale.
Nelle singole classi l'insegnante provvede, con schede appositamente preparate e manifesti affissi alle pareti dell'aula, a impartire le prime nozioni sul comportamento del pedone.
I bambini devono saper riconoscere i segnali stradali e interpretarli, simulare incidenti derivati dall'inosservanza dei cartelli stradali, al fine di acquisire un comportamento corretto e responsabile da mantenere sulle strade.
Si svolgono esercitazioni nel cortile dell'Istituto o in classe, in cui i ragazzi assumono le più variegate responsabilità interpretando il ruolo di pedone, vigile urbano, conducente ecc... Il tutto ha come finalità il rispetto per la vita altrui e per la propria e il rendere consapevoli i ragazzi del comportamento etico-civile da assumere in una società come la nostra, evitando il quale si può incorrere in situazioni altamente negative.
La scuola tutti gli anni chiede la collaborazione dei vigili urbani del Comune di Pianezza, che intervengono o meno in rapporto all'entità dei loro impegni.
Saranno impegnate le insegnanti di classe.
Laboratorio di educazione alla sicurezza (12 ore)
Il Collegio Docenti organizza un laboratorio relativo al tema sicurezza, che coinvolgerà tutte le classi della scuola. Durante l'attività si evidenzieranno quali sono gli incidenti più comuni, perché capitano e come è possibile evitarli; si forniranno indicazioni e norme di comportamento da seguire per superare l'emergenza.
Si prenderanno in considerazione tutti gli ambienti nei quali i bambini possono trovarsi: casa, scuola, ambienti pubblici (alberghi), quartiere (strada).
Gli insegnanti realizzeranno nelle singole classi quanto previsto nell'ultima parte della programmazione di Istituto in merito al piano di evacuazione ed organizzeranno attività da realizzare a classi aperte.
Parteciperanno le insegnanti di classe, la direttrice e il professor Motta del Liceo Scientifico che è anche l'addetto alla sicurezza dell'istituto.
- Classe 1a - Indicazioni generali sulla paura, sull'aiutarsi, sull'eseguire correttamente i comandi.
- Classe 2a - Approfondimenti in collegamento al laboratorio di educazione stradale sulla sicurezza nella strada. Indicazioni generali sulla sicurezza a scuola e a casa.
- Classe 3a - Approfondimenti sulla sicurezza a scuola
- Classe 4a - Approfondimenti sulla sicurezza a casa
- Classe 5a - La sicurezza nel quartiere (strada) e negli ambienti pubblici.
L'attività sarà organizzata facendo in modo che nel corso dei cinque anni ogni allievo affronti tutti gli argomenti.
Tra gli strumenti utilizzati riveste particolare importanza il libro "Educare alla sicurezza" di Rosa Maria Spagnolo - Ed. S.E.I.
Laboratorio di educazione alla salute (10 ore)
Il Collegio Docenti organizza un laboratorio di educazione alla salute, nel quale saranno considerati i seguenti argomenti.
- Educazione alimentare (classi 1a - 2a - 3a - 4a - 5a) - Informazione alimentare e realizzazione di semplici ricette.
- Igiene orale (classi 1a - 2a - 3a - 4a - 5a)
- Educazione alla vita (classe 5a)
- Prevenzione (classi 1a - 2a - 3a - 4a - 5a)
Le insegnanti delle cinque classi tratteranno il tema dell'alimentazione tenendo conto dell'età degli allievi e delle loro conoscenze, si farà capire che tutti gli alimenti hanno grande importanza e che mangiare sano ed in modo equilibrato è un presupposto importante per crescere e vivere sani.
In relazione a tale argomento sono state organizzate attività pratiche e visite didattiche.
In riferimento al fatto che nella fascia di età della scuola elementare inizia il cambio della dentizione le insegnanti di classe affronteranno il tema dell'igiene orale. Tale argomento sarà approfondito dal dott. Fenili che sarà ospitato dallo scuola in due momenti.
Nel primo momento terrà una lezione teorica e farà vedere una videocassetta sul tema, in un secondo tempo, sarà a disposizione per effettuare, ai bambini che hanno l'autorizzazione scritta dei genitori, una visita dentistica.
Nella classe V, in riferimento allo studio del corpo umano, sarà effettuato un approfondimento sull'educazione alla vita in generale organizzato dal Movimento per la Vita.
Anche in questo caso verrà chiesta l'autorizzazione scritta dei genitori.
Per le classi 2a e 3a è previsto un corso di 8 ore nella piscina comunale di Pianezza.
Prendendo spunto dalle diverse situazioni che possono verificarsi nelle classi (malattie esantematiche - mal d'orecchio ecc. ) le insegnanti tratteranno la profilassi per le diverse malattie puntualizzando, tra l'altro, l'importanza dell'igiene personale e dell'ambiente.
In relazione all'argomento della prevenzione è previsto anche l'intervento di un oculista ed un fisioterapista.
Anche in questi casi verrà richiesta l'autorizzazione scritta dei genitori.
Nell'ambito di questo laboratorio interverranno anche un farmacista, un veterinario e un biologo.
Laboratorio di educazione ambientale
(comprende circa 10 ore annuali a cui si devono però aggiungere i tempi delle uscite)
Finalità:
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Far conoscere ai bambini l'organizzazione dei diversi ambienti - Paese - Città - Provincia - Regione - Nazione.
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Sensibilizzare i bambini al rispetto dell'ambiente.
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Informarli sul problema dell'inquinamento.
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Fissare la loro attenzione sull'importanza della raccolta differenziata dei rifiuti. Intervento della dott.ssa Marina Maero (biologa).
Prenderanno parte al laboratorio le classi 1a, 2a, 3a, 4a, 5a che lavoreranno per alcuni argomenti insieme e per altri separati.
Sono previste visite didattiche ed interviste a specialisti dei vari settori.
Le classi 4a e 5a parteciperanno ad un soggiorno in località montana e/o lacustre per uno studio dell'ambiente.
Sono interessati tutti i docenti.
Laboratorio teatrale e di drammatizzazione (35 ore)
L'idea di organizzare questo laboratorio è nata dal bisogno di far interagire gli allievi di tutte le classi in un progetto comune e dal voler far superare particolari momenti di insicurezza, di egocentrismo, di ansia.
Le classi lavoreranno insieme per la preparazione della recita natalizia, dell'incontro con Gianduja, per momenti di festa nei diversi periodi dell'anno.
Inoltre saranno organizzati dalle maestre nel corso dell'anno momenti di lettura, ascolto, mimo, drammatizzazione, legati ad argomenti specifici delle singole classi.
Sono interessati tutti i docenti.
Laboratorio di lettura (20 ore)
Le insegnanti ritengono opportuno dedicare uno spazio di tempo esclusivamente alla lettura, quindi sentito l'interesse dei bambini delle singole classi, si sceglieranno testi adatti alle diverse età al fine di stimolare gli alunni in modo che "il libro" possa diventare un piacevole strumento di informazione e di svago.
Ci si riserva di aggiungere i testi adottati nelle singole classi. Sono interessate le insegnanti di classe.
Laboratorio di attività manuali (30 ore)
Dopo aver analizzato diversi materiali dal punto di vista storico-merceologico (carta, cartone, das, pasta di sale, polistirolo), i bambini saranno guidati nella progettazione e realizzazione di semplici oggetti.
Gli insegnanti ritengono estremamente importante questo tipo di attività perché permette agli allievi di apprendere delle tecniche che oltre ad essere utilizzate a scuola per realizzare piccoli doni per i genitori, festa del papà, festa della mamma ecc. una volta acquisite possono essere messe in pratica anche a casa nei momenti di relax pomeridiano, tempo che in genere i bambini trascorrono davanti alla televisione.
Anche i genitori nel corso dell'anno precedente hanno mostrato un certo entusiasmo per la realizzazione di questo laboratorio perché spesso rilevano l'incapacità dei loro bambini nell'organizzare attività pratiche. Sono impegnate le maestre di classe.
Laboratorio per l' educazione alla convivenza civile, alla comunione ed alla solidarietà (10 ore)
Compito di ogni insegnante è quello di promuovere ogni giorno i valori della comunione della solidarietà.
Con questo laboratorio il Corpo Docenti intende sottolineare questi ed altri valori, indispensabili al fine di una convivenza civile.
L'attività sarà realizzata in due momenti nell'anno scolastico, in cui i bambini lavoreranno aggregati per gruppi e non per classi.
Saranno presi in considerazione temi adatti all'età e personaggi che possano essere significativi per i giovani allievi. Sono interessatri tutti gli insegnanti.
Laboratorio per la conoscenza delle tecniche cromatiche (16 ore)
Durante alcune lezioni dell'anno scolastico le classi III, IV e V saranno unite per effettuare le ore di educazione all'immagine, per poter avere sempre più luoghi al fine di sperimentare nuove tecniche cromatiche. Sono interessate le insegnanti di classe e l'insegnante di educazione all'immagine.
Laboratorio di lingua inglese (18 ore) - "Una giornata in lingua inglese"
Si rivolge alla classe V, per il migliore apprendimento della lingua inglese gli insegnanti desiderano organizzare delle situazioni pratiche della vita di tutti i giorni in cui gli allievi si incontreranno con persone che parlano esclusivamente in inglese.
Per realizzare questo laboratorio interverranno, sempre alla presenza dell'insegnante di lingua, la prof.ssa Simonetta Porcellana insegnante della scuola media di primo e secondo grado, un gruppo di allievi del liceo scientifico "Frassati" e il gruppo teatrale delle scuole.
- 1a fase
L'insegnante di classe fa apprendere agli alunni una serie di vocaboli relativi alla vita di tutti i giorni (bar colazione - negozio - strada- giro turistico) della città.
- 2a fase
Preparazione di materiale da utilizzare (insegne - cartelli stradali - semafori).
- 3a fase
Un sabato mattina dopo aver allestito gli spazi, cortile e alcuni ambienti interni della scuola, gli allievi metteranno in pratica quanto appreso.
"Le radici tue e mie: scriviamole nel terzo millennio" (35 ore)
Il progetto iniziato lo scorso anno vuole legare la vicenda delle radici culturali (il passato vivo) con il mezzo di espressione più efficace del terzo millennio: il personal computer. Gli alunni delle classi III, IV e V, in due anni dovranno passare dal racconto orale, alla stesura di un testo scritto a penna (eseguito lo sccorso anno) fino a giungere alla stesura di un testo al computer con l'introduzione di immagini e testi musicali.
Sono interessati gli insegnanti di classe, la direttrice, l'insegnante di musica, i genitori, i nonni (per il reperimento di documenti e testimonianza delle generazioni passate ed anche per i testi dialettali) e studenti universitari ex allievi del Liceo Frassati di Pianezza.
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Per quanto riguarda gli orari di impegno per gli alunni, si deve ricordare che l'orario in vigore prevede due rientri settimanali per il secondo ciclo che portano all'orario di classe di 30 ore settimanali. Per il primo ciclo si prevede un solo rientro pomeridiano che porta il totale settimanale a 28 ore.
Le quote orario previste per i laboratori comprendono 190 ore annuali alle quali si devono aggiungere quelle delle uscite didattiche programmate. Ne viene che per 150 ore si rientra nella quota locale del 15%, a fronte dell'85% di quota nazionale. Per le restanti 40 ore, quindi, e per le uscite programmate, ci si avvarrà delle lezioni normali nel corpo della programmazione nazionale che trattano di quelle parti di programma utili alla preparazione dei laboratori
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